“Uno solo è il corpo, uno solo è lo Spirito come una sola è la speranza alla quale Dio vi ha chiamati” (Efesini 4, 4) SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI 18-25 gennaio Testi utili per tutto l’anno 2026 preparati congiuntamente dal Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani e la Commissione Fede e costituzione del Consiglio ecumenico delle chiese CENTRO PRO UNIONE - Paoline EDITORIALE LIBRI ROMA 2026In copertina: Mosaico “Battesimo di Gesù Cristo da parte di San Giovanni Battista” · Misteri Luminosi del Santo Rosario (opera di Arrigo Paz) Chiesa Parrocchiale Francescana di San Giacomo (Apostolo) il Maggiore · Međugorje, Bosnia ed Erzegovina Credito Foto: Godong / Alamy Stock Photo3 PRESENTAZIONE 1 “Uno solo è il corpo, uno solo è lo Spirito come una sola è la speranza alla quale Dio vi ha chiamati” (Efesini 4, 4) Introduzione L’unità delle chiese cristiane rappresenta una delle sfide più significative e urgenti del nostro tempo. In un mondo sempre più frammentato, dove le divisioni sembrano pre- valere, la chiamata all’unità è un invito a superare le diffe- renze e a lavorare insieme per il bene comune. La Lettera agli Efesini, in particolare il capitolo 4, versetto 4, che quest’anno è testo guida per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, afferma: “Uno solo è il corpo, uno solo è lo Spirito, come una sola è la speranza alla quale Dio vi ha chiamati”. Questo versetto non solo sottolinea l’importanza dell’unità, ma invita anche a riflettere sul significato profondo della co- munione tra i credenti. 1.La teologia dell’unità La teologia dell’unità si basa su alcuni principi fondamen- tali che definiscono la natura della Chiesa. Innanzitutto, la Chiesa è vista come il Corpo di Cristo, dove ogni membro ha un ruolo unico e insostituibile. Questa metafora enfatiz- za la necessità di ogni credente, indipendentemente dalla denominazione, di contribuire al bene comune. La diver- 1La Presentazione al testo italiano è stata redatta dal Consiglio delle Chiese Cristiane di Trento e viene pubblicata sotto la loro autorità e re- sponsabilità.4 sità non deve essere vista come un ostacolo, ma come una ricchezza che arricchisce la vita della comunità cristiana. In secondo luogo, l’unità è un riflesso della natura di Dio stesso. La Trinità, con le sue tre Persone distinte in un’u- nica essenza, diventa modello di unità nella diversità e appello a far sì che questa unità venga sempre più co- struita e ricostruita tra i credenti. Siamo sicuramente tutti diversi, ma come cristiani siamo chiamati a vivere l’unità nella nostra vita quotidiana, testimoniando l’amore di Dio Trinità a partire proprio dalle nostre relazioni tra noi, come sorelle e fratelli. 2.Storia delle divisioni La storia delle chiese cristiane è segnata da numerose di- visioni, molte delle quali hanno radici profonde; spesso queste divisioni sono state alimentate da differenze teo- logiche, pratiche e culturali. Tuttavia, è importante ricor- dare che, nonostante queste divisioni, ci sono stati anche numerosi sforzi per promuovere l’unità. Negli ultimi decenni, il movimento ecumenico ha cercato di costruire ponti tra le diverse tradizioni cristiane. Ini- ziative come il Consiglio ecumenico delle chiese e incon- tri interconfessionali hanno contribuito a creare spazi di dialogo e comprensione reciproca; numerosi sono anche i documenti che sottolineano la ricerca dell’unità anche sul piano teologico. Tutti questi sforzi sono essenziali per superare le divisioni storiche e promuovere una vera co- munione tra le chiese. 3.Le sfide contemporanee Oggi, le chiese cristiane affrontano nuove sfide che metto- no alla prova la loro capacità di unirsi. La crescente secola- rizzazione della società, l’emergere di nuove ideologie e la crisi di valori condivisi rendono difficile trovare un terreno 5 comune. Inoltre, le tensioni sociali e politiche possono in- fluenzare le relazioni tra le diverse comunità di fede. Tuttavia, queste sfide possono anche essere viste come op- portunità per le chiese di rinnovare il loro impegno verso l’unità. Affrontare questioni sociali come la povertà, la giu- stizia razziale e la crisi ambientale richiede una risposta collettiva da parte delle chiese. Collaborare su questi temi può non solo rafforzare i legami tra le diverse tradizioni cristiane, ma anche dimostrare al mondo che l’unità è pos- sibile e necessaria. 4.Cammino verso l’unità Il cammino verso l’unità richiede un impegno attivo e co- stante. Le chiese devono promuovere il dialogo e l’ascol- to, creando spazi in cui i credenti possano condividere le loro esperienze e le loro fedi. Eventi ecumenici, conferen- ze e incontri informali possono facilitare questo processo, permettendo ai membri di diverse denominazioni di co- noscersi meglio e di costruire relazioni di fiducia. Inoltre, la collaborazione in azioni concrete è fondamen- tale. Le chiese possono unirsi in iniziative di servizio alla comunità, come programmi di assistenza ai bisognosi e progetti di giustizia sociale. Queste esperienze comuni possono aiutare a costruire una visione condivisa e a di- mostrare che, nonostante le differenze, esiste un obiettivo comune: servire e onorare Dio. 5.Educazione e formazione L’educazione alla fede è un altro aspetto cruciale per pro- muovere l’unità. I programmi di formazione, che sottoli- neano l’identità cristiana comune e l’importanza dell’u- nità, possono preparare le nuove generazioni a vivere in armonia e a lavorare insieme. Insegnare ai giovani il valore del rispetto, dell’amore e della collaborazione è es- senziale per costruire una Chiesa unita nel futuro.6 Le scuole e le università cristiane possono svolgere un ruolo fondamentale in questo processo, offrendo corsi e programmi che incoraggiano il dialogo interdenomina- zionale e la comprensione reciproca. Inoltre, le risorse educative, come libri, articoli e materiale audiovisivo, possono essere utilizzate per approfondire la conoscenza delle diverse tradizioni cristiane e delle loro pratiche. 6.Testimonianza comune Ma soprattutto la testimonianza comune è l’elemento che costituisce un modo potente per dimostrare l’unità del- le chiese cristiane. Quando i credenti lavorano insieme per il bene della società, possono dare un forte esempio di ciò che significa essere uniti in Cristo. Questa testimo- nianza può influenzare positivamente le comunità locali e promuovere una maggiore apertura e accettazione tra le diverse tradizioni. Basti pensare a quanto significativa può essere la voce cristiana comune rispetto, ad esempio, ai temi della pace, della dignità umana e del diritto alla patria. Far sentire questa voce comune con le convinzioni cristiane che rimangono nel cuore di tutte e tutti noi: que- sta è davvero una chiamata ecumenica. E inoltre la celebrazione di eventi ecumenici, come la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che anche quest’anno abbiamo la grazia di vivere, offre un’oppor- tunità per unire le fedi e pregare insieme. Questi momen- ti di comunione possono rafforzare i legami tra le chiese e incoraggiare i membri a lavorare insieme per un mondo migliore. Conclusione L’unità delle chiese cristiane è una chiamata fondamenta- le che richiede un impegno collettivo. Superare le divisioni storiche, affrontare le sfide contemporanee e lavorare insieme 7 per il bene comune sono passi essenziali per realizzare questa unità. La Lettera agli Efesini ci ricorda che siamo tutti chiamati a vivere in comunione, e che, attraverso il dialogo, la collabo- razione e la testimonianza comune, possiamo costruire una Chiesa unita e forte, in grado di affrontare le sfide del nostro tempo. Solo così potremo realizzare la visione di Cristo per la sua Chiesa: un corpo unito, che riflette la sua gloria e il suo amore nel mondo. Condividendo queste riflessioni, ci preme inviare simboli- camente un saluto fraterno ai cristiani di Armenia, che ci offrono i testi per la preghiera di quest’anno: care sorelle e cari fratelli, il vostro impegno e la vostra preghiera per l’uni- tà delle chiese sia di stimolo anche a noi e ad ogni credente, perché sia fatto ogni passo verso un’unità sempre più gran- de tra noi e con Cristo. Vi salutiamo tutte e tutti con sentimenti di fraternità e lo facciamo da Trento; la città di quel Concilio che nel XVI se- colo ha vissuto la rottura soprattutto tra la Chiesa cattolica e le Chiese nate dalla Riforma, ma che in tempi recenti ha fatto del cammino ecumenico un suo impegno costante; fino al punto da vedere la nascita del nostro Consiglio di Chie- se Cristiane di Trento, che qui unanimemente vi saluta, nel nome di Cristo, nostro unico Signore. Consiglio di Chiese Cristiane di Trento, del Consiglio fanno parte: Chiesa Battista libera Chiesa Cattolica Romana Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno Chiesa Evangelica Luterana Chiesa Ortodossa di Romania Chiesa Ortodossa di Russia Chiesa Valdese Foursquare Gospel ItaliaNext >